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Cos'è: lista nera su segnalazione di banche e finanziarie erogatrici del prestito
Per conoscere la propria posizione: richiesta inviata all'istituto creditizio
La cancellazione avviene automaticamente per buona condotta
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LEGAL TAX & ACCOUNTING S.R.L.S. Via Locatelli, 1 - Monza (MB)-20900 VAT 11846590963
Questa materia è regolata dal ‘Codice di deontologia e buona condotta dei Sistemi di informazioni creditizie’, consultabile sul sito del Garante della Privacy e introdotto a partire dal 2005.
Oltre ai motivi per i quali scatta la segnalazione e si viene inseriti nella banca dati dei cattivi pagatori, il Codice stabilisce anche i tempi massimi di conservazione delle informazioni nei database.
Le banche o le finanziarie possono effettuare la segnalazione ai Sic solo per ritardi superiori a due rate consecutive non pagate.
Più in particolare, le informazioni vengono conservate per 12 mesi dalla regolarizzazione in caso non siano state pagate due rate (o due mensilità) poi sanate; per 24 mesi dalla data di regolarizzazione per morosità superiori a due mesi e poi sanate, mentre restano visibili per 36 mesi dalla scadenza del contratto le informazioni riguardanti morosità gravi e mai sanate.
Essere bollato come cattivo pagatore ha delle conseguenze precise che non riguardano esclusivamente i prestiti veri e propri ma anche la morosità nel rimborso della carta di credito o l’emissione di assegni non coperti (che comporta però l’inserimento nel registro dei protestati).
La storia creditizia di una persona, se macchiata da ritardi o mancati rimborsi, gli renderà praticamente impossibile ottenere prestiti, mutui o fidi sul conto corrente.
Verosimilmente la carta di credito non verrà rinnovata e, qualora fosse previsto dal contratto, la banca potrebbe anche decidere di ritirarla prima della scadenza. Un istituto di credito, inoltre, potrebbe anche negare l’apertura di un conto corrente a un cattivo pagatore, con impossibilità anche di disporre di un libretto di assegni.